Durante l’adolescenza il mondo interiore e quello esterno sono in continuo divenire. La mancanza di stimoli scaturisce in crisi adolescenziali fisiologiche, caratterizzate spesso e volentieri da noia, apatia e demotivazione. Gli adolescenti che vivono la noia sono molti, più di quanto si possa immaginare. Un senso di vuoto, di incompletezza, di monotonia rappresenta lo stato apatico di alcuni ragazzi in età adolescenziale che vedono il tempo scorrere senza viverlo appieno. Si rischia così di trascorrere pomeriggi o intere giornate sul letto o sul divano davanti alla televisione o al pc navigando senza meta sul web e tra i social network. Giorni ripetibili: stesse persone, stessi ambienti, stesse attività, in attesa che accada qualcosa di diverso. Uno stato d’animo che porta alla demotivazione, all’essere inermi e passivi, e talvolta aggressivi: nessuno deve “rompere le scatole” e chiedere spiegazioni.
La noia nell’adolescenza è così considerata un reale disagio dal quale si fatica a uscirne, specie se non aiutati e supportati dai propri genitori. Questa sfocia in un senso di solitudine e di abbandono, che porta i ragazzi a cercare vie di fuga alternative, per distrarsi, per rompere gli schemi, per evadere dalla noiosa quotidianità. Si frequenta qualsiasi tipo di compagnia, si inizia a fumare, a bere, a drogarsi, e senza sapere bene il perché.
Riconoscere i sintomi della noia, dell’apatia e della demotivazione aiuta a non farsi sopraffare da questi disagi, ma a sfruttarli per crescere e sviluppare nuove abilità. Il “non fare qualcosa” è, infatti, un mezzo per stimolare se stessi e per accrescere la propria persona.