Il disagio scolastico è uno degli aspetti più caratterizzanti delle problematiche adolescenziali. Brutti voti e problemi scolastici nell’adolescenza hanno alla base sia variabili personali, sia variabili relazionali e contestuali. Quando cala il rendimento scolastico nell’adolescenza, il problema non è solo dei ragazzi, ma anche dei loro genitori. Le cause sono molteplici e variano da caso a caso, così come il modo di manifestarsi.
Se da un lato si può parlare di difficoltà di apprendimento, testimoniata da una discrepanza tra il potenziale del ragazzo e l’effettivo livello di impiego delle risorse cognitive; dall’altro lato si parla di relazioni e atteggiamenti personali che comportano paure, timori, assenze ingiustificate, risultati scarsi e deludenti. È importante essere vicini ai propri figli, ascoltarli e supportarli. La radice del problema potrebbe, infatti, nascondere disagi ben più gravi.
Seppure sia considerata una fase passeggera, se non ben compresa e risolta potrebbe avere serie conseguenze. I campanelli di allarme da tenere fortemente in considerazione sono rappresentati dai voti improvvisamente bassi, dalle note, dalle assenze, dalla mancanza di voglia e di impegno di studiare e fare i compiti a casa.
Attenzione, però, a non essere troppo oppressivi nel domandare cosa non va. Lo scarso rendimento scolastico nell’adolescenza, infatti, è una manifestazione che richiama situazioni interne legate ai singoli ragazzi, alla quotidianità familiare, alle figure degli insegnanti o alle influenze dei compagni di classe.